Giulia Lazzarini nasce a Milano il 24 marzo del 1934, figlia unica di genitori meneghini, trascorre la sua infanzia in una casa di Via Pacini.
Giovanissima si trasferisce a Roma per diplomarsi nel 1952 al Centro Sperimentale di Cinematografia. Suoi compagni di studi sono Folco Quilici, Domenico Modugno e Vittorio Congia, artisti che faranno anch’essi la storia dello spettacolo italiano degli anni ‘60 e ‘70. Terminati gli studi torna Milano, città che diviene il punto di riferimento, artistico e non, di tutta la sua vita.
I suoi esordi la vedono impegnata nel cinema e nella televisione. Il suo primo film, Destino, con la regia di Enzo di Giovanni è girato nel 1951 per una casa di produzione regionale, la Eva Film. Con Giulia Lazzarini, nel ruolo di Annamaria, figurano nel cast anche Domenico Modugno, Renato Valente e Gianni Vitale. L’anno successivo affronta la sua seconda esperienza cinematografica: Non ho paura di vivere, regista è stavolta Renato Taglioni e la Lazzarini interpreta il ruolo di Lisetta. Si rende però presto conto di non incarnare una tipologia di attrice adeguata alle esigenze del grande schermo. Dichiarerà infatti in proposito: “Ho capito subito che non mi avrebbero mai voluto per il cinema: era tempo di altri tipi femminili, di bellezze più rotonde e maliziose” (Da Grande e piccola Giulia, intervista di Edgarda Ferri in “Gran Milan”, n. 17, 1988). Per poter lavorare nello spettacolo si vede quindi costretta a cercare modalità e percorsi diversi che la porteranno a approdare al teatro.
E’ del 1954 il suo debutto teatrale, a Milano, al Teatro Olimpia, nella commedia I grattacieli di Guglielmo Giannini allestita dalla Compagnia degli Spettacoli Gialli nel ruolo di una perversa ragazzina squillo. Recita insieme a lei Laura Adani che resta per molti anni un’interprete alla quale la giovane Lazzarini guarda con profonda ammirazione.
Nello stesso anno, ancora a Milano nel teatro di Via Manzoni, diretto allora da Ivo Chiesa, riscuote un notevole successo con La dodicesima notte di William Shakespeare, la regia è di Renato Castellani, la compagnia quella di Memo Benassi, Gianrico Tedeschi e, ancora una volta, Laura Adani. L’enorme successo di pubblico prolunga la permanenza dello spettacolo in cartellone e fa saltare a Giulia Lazzarini la scrittura per la Rosa Tatuata di Tennessee Williams che doveva essere diretta da Luchino Visconti e che doveva vederla recitare ancora accanto a Laura Adani (da Il Coraggio di Madre Giulia, intervista di Eugenio Tacchini in “La Prealpina”, n.145, 27 giugno 1995 Varese).
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