Il legame professionale con Giorgio Strehler viene sancito dalla messa in scena, nella stagione 1986/87, di Elvira o la passione teatrale. Lo spettacolo, che sonda, attraverso le lezioni agli attori del Maestro Louis Jouvet, le dinamiche sottese all’arte dell’insegnamento dell’attore, vede confrontarsi Giulia Lazzarini, nei panni dell’allieva, e Giorgio Strehler, nel ruolo del maestro.
D’ora in poi l’attrice garantisce il successo a tutti gli spettacoli di cui è interprete, da ricordare Faust - frammenti di Goethe, per la regia di Strehler, L’intervista di Natalia Ginsburg, testo scritto appositamente per l’attrice, con la regia di Carlo Battistoni, Arlecchino, servitore di due padroni, nell’edizione detta “dell’addio”, Il Campiello di Goldoni per la regia di Strehler e tanti altri. Ogni spettacolo ha sempre enorme successo e contribuisce sempre di più nel tempo a legare il nome dell’attrice a quello del Piccolo Teatro.
Dopo la morte di Strehler, nel 1997, l’attrice porta avanti la ripresa dello spettacolo Giorni Felici e lavora anche con altri registi, ad esempio Cesare Lievi che l’ha diretta, accanto ad Umberto Orsini, in Erano tutti miei figli di Arthur Miller. Nel 2002, con Giancarlo Cobelli invece ha messo in scena Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller per il Teatro Eliseo di Roma, tutti spettacoli che confermano l’eccellenza della recitazione dell’attrice.
Dopo aver affrontato il lutto per la perdita del secondo marito, Carlo Battistoni, avvenuta nell’estate del 2004, continua a recitare portando sui palcoscenici italiani e mondiali il personaggio di Winnie in Giorni Felici di Beckett. Nel 2005 accetta dal Piccolo Teatro di Milano un’ulteriore sfida: partecipare al riallestimento di uno storico spettacolo di Strehler Temporale di Strinberg nel ruolo di Gerda. La sfida anche stavolta è vinta: in questo spettacolo, secondo la critica, l’attrice “si confronta con ruolo, quello di Gerda, lontano dai suoi personaggi abituali, lanciandosi senza rete nella contorta psicologia di una donna ambigua, regalandoci un’alta lezione di stile”(da Il Temporale smuove i pensieri di Maria Grazia Gregori, in “L’Unità” ,15 aprile 2005). Lo stile inconfondibile di Giulia Lazzarini.
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