Nel 1980 si sposa con l’industriale Carlo De Angeli (classe 1909), va a vivere con lui nella piazzetta Sant’Erasmo, a Milano, in un ex convento del Quattrocento, e si ritira dalla professione. Non lascia del tutto, però, né le scene nè gli schermi, cui torna in occasioni eccezionali. Al teatro, per esempio, torna nel 1983, quando, per la regia di Franco Zeffirelli, è Maria Stuarda nell’omonima tragedia di Friedrich Schiller; sul grande schermo, invece, fra i molti camei di lusso, si ricorda quello da lei offerto nel 1989 nelle Adventures of Baron Münchausen (Le avventure del barone di Münchausen) di Terry Gilliam, dove è la Regina della Luna. Per la televisione, invece, è Donna Prassede nei Promessi sposi di Salvatore Nocita andati in onda su raiuno dal 12 novembre al 10 dicembre del 1989.
Nel novembre del 2003, al teatro Studio di Milano, tiene due memorabili letture di poesie: la sera del 17, legge il Magnificat di Alda Merini e, la sera del 24, legge L’amore di Giovanni Testori. Sul suo rapporto con la Merini, dirà che ha una «venerazione» per lei, che la sua è «una delle voci più belle, alte, forti del ‘900. Una poesia, la sua, - continua - che nasce dal dolore, dalla ribellione, ma è poesia d’amore. I suoi versi mi sconvolgono, mi affascinano, mi ammutoliscono. Io adoro la poesia. La poesia è dentro di me» (Anna Bandettini, Valentina Cortese, l’ultima diva. Io e Visconti offesi da Pinter, cit.). Uno solo è il suo rimpianto come attrice: quello di non aver mai potuto interpretare la Blanche di A streetcar named Desire (Un tram che si chiama Desiderio) di Tennessee Williams.
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