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«Archivio Multimediale degli Attori Italiani», Firenze, Firenze  University Press, 2012.
eISBN: 978-88-6655-234-5
© Firenze University Press 2012

Attore > cinema, teatro, televisione, radio
NomeFranca
CognomeValeri
Data/luogo nascita31 luglio 1920 Milano
Data/luogo morte09 agosto 2020 Roma
Nome/i d'arteFranca Valeri
Altri nomiNorsa, Franca (nome anagrafico)
  
AutoreEmanuela Agostini (data inserimento: 29/05/2009)
Franca Valeri
 

Sintesi | Formazione| Interpretazioni/Stile| Scritti/Opere| Testo completo

 

Biografia

Quando il Teatro dei Gobbi si propone in Italia, nella stagione 1951-1952, ha alle spalle un anno di trionfi francesi. Il gruppo si configura come un’assoluta novità nel panorama teatrale italiano dove nel genere comico prevalgono le commedie a intreccio e le macchiette tradizionali. La loro comicità colta, raffinata, pungente si rivela a pieno nello spettacolo Carnet de notes, in cui scene e sketches autonomi si avvicendano come pezzi tratti dai “taccuini” dei tre attori cui allude il titolo. Particolarmente efficaci sono i quattro monologhi (raccolti sotto il titolo La famiglia, tragedia moderna in un atto) in cui una moglie, la figlia adolescente, la donna di servizio e una vicina di casa reagiscono alla telefonata con cui il capofamiglia avverte che starà a cena con un amico. Critici e intellettuali sono letteralmente conquistati dai tre giovani attori e si interrogano sulle motivazioni del loro successo. Il Teatro dei Gobbi si distingue per la sua “freschezza” contrapposta alla convenzionalità del teatro di tradizione: «Sono ragazzi che vanno in giro [...] muniti di un lapis e con gli occhi aperti e annotano. Sul palcoscenico trascrivono quello che hanno visto o ascoltato. E fanno ridere... Franca Valeri e i suoi compagni non hanno fatto altro che sviluppare, organizzare, sceneggiare quello che probabilmente già da tempo facevano per gli amici, quello che prima di loro altri avevano già fatto» (Morando Morandini recensione del 16 aprile 1953 riportata da Sandro Avanzo, Questa o quella per lei pari sono, in Franca Valeri una Signora molto Snob, a cura di Emanuela Martini, Torino, Lindau, 2000, p. 49).

La comicità di Valeri, Caprioli e Bonucci è graffiante, amara: il loro sguardo si posa su un ampio raggio di manie e mode («dalle finalità pubblicitarie dei premi letterari alle sovvenzioni statali agli spettacoli tragici all’aperto, dai documentari turistici alla propaganda culturale made in USA», ivi, p. 50) rivelandone l’insensatezza. Il pubblico cui i Gobbi si rivolgono è, almeno, di media cultura. Nei momenti più apprezzati dalla critica, la loro comicità si fa infatti «meno spettacolare, più rarefatta in un clima sottile d’intellettualismo cui non tutti possono partecipare: un piacere [...] che ha il sapore di un divertimento per iniziati, dove è necessario riconoscere d’acchito allusioni e dati non da tutti reperibili» (ivi, p. 50).

La fortunata formula delle scenette autonome è riproposta nello spettacolo Carnet de notes n. 2 nel quale Franca Valeri si mostra ulteriormente maturata come interprete. Lo spettacolo varca i confini italiani ed è portato in tournée: in Inghilterra viene registrato per la televisione; in America Latina riceve continue acclamazioni.

Tra il 1954 e il 1955 è la volta di Carnet de notes n. 3. A seguito della separazione da Bonucci, Franca Valeri e Vittorio Caprioli iniziano a collaborare con Luciano Salce. Il Teatro dei Gobbi si rinnova proponendo L’Arcisopolo che inserisce i diversi sketches in una comune cornice. Il 1957 è la volta di una fortunatissima tournée a Londra. In seguito il sodalizio con Salce si scioglie e Franca Valeri continua a collaborare con il solo Caprioli cui si lega anche sentimentalmente. Nel 1958 porta in scena il recital Le donne, in cui si esibisce da sola. Continua a prendere parte anche a spettacoli corali tra cui il fortunato Lina e il cavaliere realizzato nel 1958 in collaborazione con Vittorio Caprioli, Giuseppe Patroni Griffi e Enrico Medioli sulle musiche di Fiorenzo Carpi, in una commistione tra commedia e rivista.

Ai successi teatrali Franca Valeri continua ad affiancare quelli radiofonici. La sua voce, ormai cara a un ampio pubblico, è incisa nel 33 giri della Cetra La nomina del cappelan in cui l’attrice si presta a interpretare un testo di Carlo Porta (CL 0404, per la collana «Collana Letteraria Documento»). Gli anni Sessanta vedranno in seguito l’uscita di altri dischi per La Voce del Padrone.

 
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