Ferravilla è autore di molti testi teatrali. Tra le sue prime opere drammatiche Vun che va, l’alter che ven, è portato al successo dall’attore Carlo Gandini, ma in genere l’attività drammaturgica di Ferravilla è strettamente connessa al suo lavoro attorale. Fin dall’esordio, nel processo di costruzione dei personaggi, agisce anche sui copioni: i testi allestiti dal Teatro Milanese, scelti, tradotti e scritti in gran parte da Cletto Arrighi, vengono riadattati da Ferravilla per valorizzare le proprie qualità attoriche. Il personaggio di Pedrin è ad esempio il frutto dell’intervento da parte di Ferravilla sul testo di Arrighi Nôdar e perucchee. Il successo della figura dell’innamorato timido lo spinge a dedicargli un intero “ciclo” scrivendo El sûr Pedrin in quarella e Pedrin ai bagn.
Il processo di costruzione dello spettacolo per Ferravilla va dal personaggio al testo: l’attore, appoggiandosi anche a copioni scritti da altri, costruisce dei “tipi” attorno ai quali imbastisce nuove storie. È il caso di Tecoppa che, inizialmente protagonista del vaudeville i Duu ors di Edoardo Giraud, è riproposto in I prodezz del Tecoppa, scritto in collaborazione con Giuseppe Stella, e in Tecoppa in tribunal composto con Carlo Bosisio.
Tra gli altri successi di Ferravilla la Scena a soggetto musicale è frutto dell’estrapolazione di una scena che Ferravilla aveva scritto quale interpolazione di Dal tecc a la cantina di Arrighi. Da ricordare anche la serie dedicata a Massinelli, comparso per la prima volta nel 1879 nello scherzo comico Class di asen di Edoardo Ferravilla, cui segue Massinelli in vacanza.
All’edizione delle proprie commedie Ferravilla affianca anche l’occasionale pubblicazione di brani musicali, in particolare valzer per pianoforte. Della Scena a soggetto di La class di Asen risulta conservata presso le “Mediateche del Politecnico della cultura, delle arti, delle lingue” della “Fondazione Scuole civiche milanesi” di Milano una registrazione sonora realizzata probabilmente per la commercializzazione.
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